Al tramonto degli ultimi vent’anni
Non ho imparato a danzare
non è mai stato il momento
ho perduto il filo, l’acqua ruggiva
nel mentre sparivo, in ventre pensieri
era l’argine del fuoco che ignoravo, tieni
sono solo i miei ieri, i domani sbiaditi
sono scogli, ben irti contro aria sciolta
se solo sapessi, ombra mia che /ad ogni parola
frantumo vetri e pioggia/
Ma sono solo un illusa, ammaliata dal vento
a stento lo senti, lo avverti tormento
smettendo la danza, offendendo il mare che taciuto ritorna
sognando un maestrale d’orchestra
che s’avverta oltre, in cresta d’onda scartata.
Sandali tra rocce, nascosti nei tuoi salti
la sfacciataggine repressa nelle forme
nelle linee in-sinuose che catturano infami
occhi, labbra e tremanti pensieri.
Ormai è certa ( come è certo il ritorno dell’onda )
la tua natura nascosta, infangata
repressa nei modi remoti, disfatti
dimentica di danza, repressa
con passi già noti, disgiunti
senza moto alcuno, storti
moriranno gli ultimi pensieri
al tramonto degli ultimi vent’anni.
PIC©Azenoire
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