Danzatori folli del Nulla
Un vento forte su scogliera fragile
crolla gracile al mareggiare lento
e m’inabisso sciolta tra occhi e volti
e nascondo i fianchi a sciocchi ingordi
che si perdono, si lasciano e s’abbandonano.
Mi perdo anche stanotte, tra i flussi e vetri rotti
nei miei pensieri – nei miei pensieri
lanciati in aria, finti desideri
per lasciare tutti, ogni mano e sentiero
ed andarmene, i palloncini dell’addio
mentre s’avvicina il tramonto.
Ballo, ballo forte e lenta
perché il mondo gira troppo forte
ed io vedo solo il rosso dei capelli,
le mani un vortice con asse centrale
sui miei fianchi una centrifuga neurale.
Venite danzatori folli, avanzate pure
qui nessuno è maestro e tutti sono allievi
mentre si spengono le luci ed inizia il ballo,
nessuno ci veda – ci immaginino tutti:
danzeremo del nulla, dei sentieri nascosti,
dei pensieri peccato e dei peccati pensati
mentre altrui bocche peccheranno –
ed altrui occhi immagineranno
e che amore amando sia – il desiderio sia realtà
e la carne un tassello che s’unisce ad un altro.
Danziamo in onore del Nulla che crea.
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