La Luna lo illumina appena
La Luna lo illumina appena – ulivo cinto da viole, centrale al piccolo prato – nascondi il tuo sguardo tremulo e appeso, come foglia tra rami. Tu solo lasci il buio della notte – trami, ordisci i disegni e scegli i pastelli. Giochi con il tempo raccogli le ore – colore sbiadisci il Sole che
Moltitudini sommerse
Moltitudini sommerse – stagliate inerti al cielo e le foreste intorno al nulla che s’ergono fiere del loro non essere. Spenti i lampioni, spavaldi nella loro – squallida – luce, opaca a quella lunare e inutile con bagliore fiacco – sterile su campo di cemento, freddo tormento. Saranno argini gli scogli del fiume – arido
Il mare nel cuore
Veleggiano i pensieri Ornati da sabbia e Sole. Gabbiani i sogni, Le Stelle i tuoi occhi Intenti a sognare Al tramonto. Divelte le vele Intente a volare. Marittime le labbra Arse dal sale, raccogli Ricorda e trema all’amore E resta nei fiordi, rapiti ricordi. Photo Credits to: Pino Fortunato