Categoria: Poesie immaginarie

Sia Salice o Biancospino, io bevo vino.

Non abbandono niente se non il fiore sull’asfalto se non il sole tra i miei denti per ingoiarlo a fondo come gli ingordi il dolce nella settimana di digiuno. Frammento a vuoto il tempo riempiendolo di niente mentre muta la campana suona la mezz’ora ed ignora lenta il vento che gli sferza forte addosso. Saltello Continua

Narcolettica visione del delirio

le tre di notte

ed in provincia tutto è chiuso.
Nel poetico vagabondare
rapisciti nelle tue parole

– ascoltami Continua

I fili elettrici scoperti

Lascio fili elettrici scoperti mordendoli – quale ratto distratto in questo astratto lago sorpreso nel naufragare vuoto. Quali tuffi a vuoto – elettrizzante nuvola? Passeggiare, certo – traballa nel valzer ubriaco – in danzante delirio che asciutto si protrae nel collerico tremito. Brivido astratto – colletto macchiato imbiancato dal fremito inerme dove si specchia il Continua

Immobile Frammento

Immobile frammento Sonno a vento tralascio strisciano a traverso il flauto, dolce suono. Nel correre docile di battiti – sentieri frugali pasti acquosi spine nei fianchi. Le mie immagini ora bruciano rabbiose veloci Mi allontanano. È giunta l’alba. Continua

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