Il gelo di un sabato notte.
I piedi gelano nella notte buia il freddo placa ferite e paure mentre il buio della notte prende l’anima. Il vento flebile culla i capelli eppure il sale scende come ghiacci, graffi i tempi e stoni i suoi. Fuori Tempo. Arrivi che l’inverno è gia iniziato e ti parlano del mare, tu credi. Arrivi la
Gocce in sogno, Adele.
Gocce in sogno, come miele nascituro pensiero Adele, pensieri di un loro puro ardente oro duro. Smeraldi su cristalli arditi tra strade perdute, sole pietre perdute dispersa brina su altrui abiti. Cammini leggera nulla è grave, tutto lieve aumenta il credo del sè il respiro leggero e greve. Tensione elettrica nelle ossa il sentiero non
Assetati d’ acqua cheta
Giochi e strane notturne le ombre tra le mani, assettati i cani e le paturnie mi guarderò domani. Assettati di vita fino all’osso il calore e il sangue nelle vene, dopo tutte le corse e l’affanno grosso questa musica che t’allieta le pene. Occhi che s’incrociano nervosi in notti d’animi in tempesta, acqua cheta per
Baglior di guerra
Tra fogli e vento, un unico momento e tutto tace, è forse pace? Eppure un rumore, sordo non m’ascolta crea echi e distrugge le remore, uno nuova rivolta. La difesa, schierata trema non rispettando nessuno schema, il tumulto s’alza forte quel bagliore arriva alle porte. Un grido disperato in guerra a nulla vale, presto sarà