Dimènticati, stanotte
Sciocca Stanca e solita poesia. Poetare stantio, gracidare sentimenti. Inutile. Stanca anima arranca, t’attende sognando la Luna. Distendi i sogni, suolo morbido torbido di te. Pioggia acida e la pelle arsa, dimènticati stanotte. Trema forte, stringi muri di parole inutili.
Fondo di cristallo
L’ultimo bicchiere m’accompagna, tutte le mie sere coi pensieri persi. Tralasciati gli ultimi capitoli, stanca di scrutare oltre la sosta, e il fondo di cristallo. Come in stallo, non scrivo e fisso il foglio so realmente ciò che voglio? E perdo il controllo, Ian Curtis lo diceva. Nei giri di parole il percorso è perso,
Burning me out
Fremere, piovere. Tremolo ed assist – sincrono bruciato. Flash. Tramutato velo, frivolo straccio bagnato. Do you feel the rain? Can you hear the rain? Heat me with your breath, drain me out. Danza su braci di piova, falena tremola e stola ascolta: pioggia si alterna – su asfalti cola caliverna; danzante polvere s’alza – pervade.
Nocturnio
Onirici giochi di parole mentre cala il plenilunio, brilla l’ultimo raggio tardivo mentr’aspetto l’arrivo. Bruciai fogli e vite fantasma durante la guerra dei ricordi, strappi e bruciature su pagine di cera. Tentativi invani, incido aria impressa.