Dammi un modo semplice
Un modo semplice per arrivare al Sole ora che anche il cielo cambia il suo colore – io immobile e nascosta dietro fiamma mal riposta ad imitare il suo tremare per non doverti ascoltare. Mille volte poi altre cento l’ennesimo censimento, una nuova conta dei pensieri la somma perfetta dei sentimenti messi in fila –
Per il quieto vivere altrui
Non trovo la voce nei fondali marini ne occhi negli abissi dell’anima vago cieca dove il vento sferzante nella sua insolenza bastarda decide al mio posto il percorso. Sono sola avanzando con le mani toccando ogni superficie, tremante mentre mangio la polvere ed ogni sentiero dinanzi a me, ogni via tralasciata è persa e che
Stagliato su ramo nascosto
Stagliato su ramo nascosto il viso oscurato dal manto più nulla mostra alla luna or sola, nel volo notturno accompagnata dal vento. Dimena lento il battere l’ali lasciando al tempo potere e frammenti, di piume o ricordi di altre correnti più nulla rimane- stelle cadenti. Il tic della cera sul marmo nel sfumare della notte.
Bevendo da me stessa in fonte infinitesima
Scende flebile l’attesa resterà tetra la luce accesa per la notte, nascosto il volto nel manto vitreo. – dileguandomi in cementificazioni in piramidi, astrazioni. – resto nascosta come occhi celati al mare vestendomi di sabbia per scomparire ancora. – mi inabisso nei mantra dell’insicurezza per raccogliere coraggio e colmarmi gli occhi. -mi raccolgo, nelle mani