Le frane del vuoto nuovamente scoperto
Ho lasciato al vento il diritto non richiesto – sulla riva resta, tace e si vanta nelle onde impetuoso nello sguardo. La pelle fragile, foglia in cielo d’autunno la mia sottile ironia – sottile come l’aria fermata sulla porta nell’incontro dei colori. Sono ferma – il ciglio immobile trema l’inverno svegliato nel terrore del cielo
Spoglia al vento, al mare in sale
Spoglia, di tutto spogliata eccomi, all’impetuoso al Vento tramato inerme come fuscello come nave nella tempesta tra frasche voluttuose, Ecco, eccomi tremenda senza veste all’invisibile, senza presa osserva ma non prende mai, piglia le vesti abbandonandomi a riva. Sono spoglia, umida la spuma accoglie ma rifiuta nella nudità in scogli aridi, senza e privi di