Verranno allora i Canti
Musica elfica per distrarre – astrarre e sedurre pensieri e fili oscuri, trame vuote e stanze di fantasmi. Fuggire, scelta stupida l’ombra resta tale – lega, nonostante il cuore annega, solo la mente, scioccamente, nega. Solo il vento, astuto, se ne frega mentre il vestito abbandonato prende la forma della piega, sarà il soffio infastidito
Crolli incontrollati
Spranga la vecchia porta – chiudimi dentro – è l’ora. Sono il demone celato tra capelli ed occhio ambrato. Mi temo, al contempo mi bramo ed ardo. Brucio l’anima. L’attesa corrode, troppo tempo. Convinta mi riconosco a stento, sono ciò che avevo desiderato? E’ rimasto quello spigolo smussato o dal peso pure lui è crollato?