Vecchi silenzi, nuovi lividi
Ad ogni svolta, un nuovo angolo – Polvere dove restano immobili Pensieri – sguardi e mani. Si dimenticano in fretta le parole, si scordano le promesse, labili come le Geminidi nel cielo di dicembre. Ci si scorderà dei profumi e desideri, carezze e desideri. Scorrere- acqua di sorgente. Scorrere, tempo in clessidra.
La lascivia del fuoco
Non un vezzo né forma – sì voce e profumo; accompagnano in danza – sguardi ed intenzione. La libido s’attrae, fuoco ardente – fiacco e lascivo al primo vento. Onde sul confine – assillano i pensieri. Una – una e cento affondano la nave. La voce si ripete, il profumo si fa tormento. Photo Credits to:
A briglia sciolta
Una richiesta timida all’inizio un bussare delicato, esplorando la superficie. Desiderio celato di tornare, ancora una volta – così lungo il tempo – le attese ed i contrastati riflessi. Troppe fughe da sè stessi, dai bivi e dalle cadute. Le nocche si fanno sentire ora, dolci ma più invadenti – vogliono essere ascoltate. Il tempo
Goccia a Goccia
Non ascolto il vento non ascolto il mare non sento bruciare il fuoco tra le dita, sulla pelle e non avverto la pioggia che scende rimbalzando lenta sull’asfalto. Muta, taciturna urlo il mio pensiero che represso si fa ascoltare dal mondo e scava la roccia, goccia a goccia.