A briglia sciolta
Una richiesta timida all’inizio un bussare delicato, esplorando la superficie. Desiderio celato di tornare, ancora una volta – così lungo il tempo – le attese ed i contrastati riflessi. Troppe fughe da sè stessi, dai bivi e dalle cadute. Le nocche si fanno sentire ora, dolci ma più invadenti – vogliono essere ascoltate. Il tempo
Dammi un modo semplice
Un modo semplice per arrivare al Sole ora che anche il cielo cambia il suo colore – io immobile e nascosta dietro fiamma mal riposta ad imitare il suo tremare per non doverti ascoltare. Mille volte poi altre cento l’ennesimo censimento, una nuova conta dei pensieri la somma perfetta dei sentimenti messi in fila –
Per il quieto vivere altrui
Non trovo la voce nei fondali marini ne occhi negli abissi dell’anima vago cieca dove il vento sferzante nella sua insolenza bastarda decide al mio posto il percorso. Sono sola avanzando con le mani toccando ogni superficie, tremante mentre mangio la polvere ed ogni sentiero dinanzi a me, ogni via tralasciata è persa e che