Che non sia il vestito
Che piaci già lo sai ragazza sciocca e strana tu discorri ma non noti tralasci i giorni ignoti. Scrivi al vento i tuoi pensieri fragili e momentanei averi mentre la brezza calda s’alza e assaggi ciò che il mondo avanza. Spasimi per briciole d’affetto le cerchi allo stremo ti accolli ogni difetto, lo ammetto allo
Quindici anni
Sono mille alibi i tuoi aliti di nuvole scappi e poi rincorri speri e poi accorri. Sentieri si rincorrono le tue labbra fremono, i tuoi occhi si abbandonano quando le ginocchia tremano. Nascondersi dietro ai condomini per non farsi vedere dai grandi che osservano, poi giudicano perché loro ormai non giocano. Le magie dei primi
L’alba
Racchiudi i sogni celati tra i lobi e i capelli come veli. Spari al mondo i tuoi bisogno tra i velati globi, i tuoi fiori e i lunghi steli Flebile al vento tremi al Sole ti estendi l’ombra infinita dell’ io. Gracile leghi parole a temi lentamente ti protendi, il traguardo e fine del vizio.