Spettatori inerti all’alba
Libera come il vento sparata tra le ciminiere disciolta al Sole come gelato in quelle sere. Spenti i lampioni insistevi con i calci cercavamo il buio e scivolava il torrente. Abbaiava il cane, noi a far finta di niente che in fondo niente è importante tutto il mondo è assente. Spettatori inerti all’alba.
Labbra di zucchero
Labbra di zucchero sciolgono il velo Labbra di zucchero velato zelo. Zucchero sciolto tra lingua e denti parole strette e legate a te. Labbra di zucchero attiri il vento, caldo e mai sazio atteso ormai freddo. Zucchero a terra disperdi ed attiri famelici amanti rapiti è già sera. Labbra di zucchero sentore amaro il tuo
Che non sia il vestito
Che piaci già lo sai ragazza sciocca e strana tu discorri ma non noti tralasci i giorni ignoti. Scrivi al vento i tuoi pensieri fragili e momentanei averi mentre la brezza calda s’alza e assaggi ciò che il mondo avanza. Spasimi per briciole d’affetto le cerchi allo stremo ti accolli ogni difetto, lo ammetto allo
Quindici anni
Sono mille alibi i tuoi aliti di nuvole scappi e poi rincorri speri e poi accorri. Sentieri si rincorrono le tue labbra fremono, i tuoi occhi si abbandonano quando le ginocchia tremano. Nascondersi dietro ai condomini per non farsi vedere dai grandi che osservano, poi giudicano perché loro ormai non giocano. Le magie dei primi