La Luna lo illumina appena
La Luna lo illumina appena – ulivo cinto da viole, centrale al piccolo prato – nascondi il tuo sguardo tremulo e appeso, come foglia tra rami. Tu solo lasci il buio della notte – trami, ordisci i disegni e scegli i pastelli. Giochi con il tempo raccogli le ore – colore sbiadisci il Sole che
Brucia Rabbia
Apro il frigo – agitazione tremano labbra, nessuna parola mi blocco alla soglia – parla ma taci, sai che non ascolto. Il tuo volto scuro non hai espressione – tremi o mi temi la rabbia confonde – mi brucia.
Rabbiosa
Rovente il pensiero deluso, Assuefatto – fuoco doloso Brucia e rimpiazza. Beve la solita chiazza, Inacidita da se e però – Arretra, uguale. Photo Credits to : Daniele Cascone
Moltitudini sommerse
Moltitudini sommerse – stagliate inerti al cielo e le foreste intorno al nulla che s’ergono fiere del loro non essere. Spenti i lampioni, spavaldi nella loro – squallida – luce, opaca a quella lunare e inutile con bagliore fiacco – sterile su campo di cemento, freddo tormento. Saranno argini gli scogli del fiume – arido