Silenzio d’acqua notturna
Frantumi indelebili color petalo sbiadito pelle spenta – speranza nel verdeggiare della non linea, sinuosità interdetta al nesso logico – sparito. Colore del gioco occhi celati veli non dichiarati, rapidi battiti in timidi scivolii – nonchalant nel disperderti, come vapore come incenso e fumo – inutile lacerante. E petali di rosa le dita ed i piedi
Immobile Frammento
Immobile frammento Sonno a vento tralascio strisciano a traverso il flauto, dolce suono. Nel correre docile di battiti – sentieri frugali pasti acquosi spine nei fianchi. Le mie immagini ora bruciano rabbiose veloci Mi allontanano. È giunta l’alba.
Irruente movenze per fermare Notturna Musa
Trepidazione – lucente trasuda nell’innocente velo mentre mi allontano, lenta come se l’attesa – straziante m’avesse finita. Le attese – secondi persi, lacerati in nome di minuti vani e sacrificali – spogli svaniscono i pensieri. Cuci alla mia vita – stretti vecchi fogli di giornale, stremata Musa – ora non tenterà Fuga. PIC©Daniele Cascone
Ad ogni tuo fallimento – cin!
Vuoto, vuoto – bello spettacolare il tuo sinuoso evaporare danzante scomparire sei bello, come sei – bello sì, come il nero – inghiotte tu non lasci spazio. Invadi, oscuri le luci rimaste ( sono poche ) tutti i tuoi vani tentativi ( così tanti ) con pugni e sputi di protesta ( schivi) che il