La lascivia del fuoco
Non un vezzo né forma – sì voce e profumo; accompagnano in danza – sguardi ed intenzione. La libido s’attrae, fuoco ardente – fiacco e lascivo al primo vento. Onde sul confine – assillano i pensieri. Una – una e cento affondano la nave. La voce si ripete, il profumo si fa tormento. Photo Credits to:
Al tramonto degli ultimi vent’anni
Non ho imparato a danzare non è mai stato il momento ho perduto il filo, l’acqua ruggiva nel mentre sparivo, in ventre pensieri era l’argine del fuoco che ignoravo, tieni sono solo i miei ieri, i domani sbiaditi sono scogli, ben irti contro aria sciolta se solo sapessi, ombra mia che /ad ogni parola frantumo
Scivolare lento
Unione di profano e mistico unisonounivoco sentiero sulle spoglie spiagge tra cime e frane fragili, moti azzurri e foglie. Respiri affannati appannati e sciolti su vetri, intravediamo quindi appena tralascia i contorni cogli la forma solo mentre sfuma. Scivoliamo, lenti senza aderire lasciamoci al nulla accolti. PIC: © by Florian Schmidt Link English Version:Slide down,