La danza friabile della marea
Tu credi, tu credi alla terra sotto i piedi? Alle maree notturne nell’onda che si alza? Alzo il passo, piede freddo è fredda la panchina il marmo gelido – cedo il mio calore il riscatto dell’attesa. Interminabili i minuti la foschia che acceca – i raggi solitari per giustificarmi. Non troverò scogli, fari o gabbiani
Brucia Rabbia
Apro il frigo – agitazione tremano labbra, nessuna parola mi blocco alla soglia – parla ma taci, sai che non ascolto. Il tuo volto scuro non hai espressione – tremi o mi temi la rabbia confonde – mi brucia.