Fiore concepito a Maggio
Sono piena di desideri – si trascinano appena, fragili e spogli alle pareti consunte in attesa di Luce lontani da occhi. Sovraesposti come foto sbagliate con obiettivi rotti – sfocati da fotografi assurdamente disattenti. Frammenti sono frammenti. Ciglia che si spargono nere su fogli di latte, per ognuna un desiderio: al padre al cuore agli
Ladri di Luce
Sparo in alto dove i fiori restano, tutto fermo immobile verso un mondo instabile. Trascino i ricordi tracimazione d’anime, scontri diurni di capelli e sguardi vuoti. Fragile al vetro sparisci appena rifletti la pena, la penna trascini su un foglio e caffè – Frantumi. Sì, è così semplice implodere e cedere se il fuoco si
Non saranno mai
Le tue torte sale amaro farcite di ideali che – che non saranno mai. Perché avevi gli occhi verso il cielo immaginando mondi sognando di orizzonti – ideali che non saranno mai. E con gli occhi fissi al vuoto, la penna immobile il tuo callo fra le dita. Cerchi fra le punte e le menti