Danzatore di acque calme
-camminata sul bordo
ignorando sguardi
tramutando arranchi
mutando i miei occhi
nella tua solitudine
– cieco volontario.
Narcolettica visione del delirio
le tre di notte
ed in provincia tutto è chiuso.
Nel poetico vagabondare
rapisciti nelle tue parole
Ago ed Ego a filo del Diniego
Mi intrisi del tuo Ego – ad ago e filo i passi del tuo velo creato ad arte maschera per chi non ha volto nell’ala meschina dell’apparenza. Celarsi nella Notte. Masochismo unico rimedio. La tua ombra – presente allo stesso peso d’assenza di essenza intesa, sparute fiaccole candeggiate. Dipinta in una via senza lampioni prostituta
Il Bel niente della nudità
L’essere il niente nella nudità lasciare gli affanni per “essere” alle parrucche ed ai rossetti – intrise le pelli di cera, spreco di tempo alla vita. Salute! Si brinda la gioia nell’essere brilli – senza vita mentre navigo nel vuoto così docile e libero. Abbandonatemi qui – proseguite abbandono la fantasma-gotica accendo candele sulle cere,