Il Bel niente della nudità
L’essere il niente nella nudità
lasciare gli affanni per “essere”
alle parrucche ed ai rossetti
– intrise le pelli di cera,
spreco di tempo alla vita.
Salute! Si brinda la gioia
nell’essere brilli – senza vita
mentre navigo nel vuoto
così docile e libero.
Abbandonatemi qui – proseguite
abbandono la fantasma-gotica
accendo candele sulle cere, esco
viva nel mio essere niente.
Hanno scordato il ruolo, reietta
come attrice muta ( alla Terra )
ed in plasma mi adagio, leggera
nell’elettricità lunare.
Hanno scordato il filo d’Arianna
e perduta vago, felicemente
– nessun percorso segnato
assente arrivo scontato.
Allegra – ebbra di me vago
dimentica delle fate turchine
– dei tacchi giraffoidi
– e delle viniliche ciglia.
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