Fuggendo al mio naufragio
Quante volte mi son persa nel marasma della gente per inseguire il niente, per supplicare il niente. Abbandonata nella folla la piogga tra le ciglia il brivido tremendo del sentirmi spenta. Sfuggire nei bicchieri alla vista sempre vuoti riempiendo altri buchi tappando la solitudine in inutili sorsi… Continui, senza soste e sfuggire e non restare
Il mio appiglio
Vestiti bene e frac le gonne – educazione mangiare piano il cibo camminare dritti, in riga non vedo via d’uscita strada unica – unico inizio a balbettare – mano trema paonazza in volto, corro via veloce trovo un muro, la salvezza un’attimo il volo – stravolto. Caos la strada รจ rotta perdo l’occhio tra la