Precipitano, guarda.
Nel cristallo immobile di questa notte fragile resto mentre annego nei frangenti ultimi scatti d’istantanee labili – sadici, ero fantomatica cura per nero dolore o assenza sentita e ricercata essenza nell’eterno ciclo giorni accaldati ferme nuvole era nel nero, tra vini prosciugati neri su asfalti incendi nelle folle, follia nell’accoglierti nel raccogliermi testa e corpo,