Le tue mani, ora così sole
Nel durare delle sere
nelle frane senza nome
in tutti i volti senza colore
in tutti gli occhi uguali
negli Osanna non creduti
nei tuoi jeans distrutti
la tua pelle spenta
i tuoi occhi vuoti
Ago ed Ego a filo del Diniego
Mi intrisi del tuo Ego – ad ago e filo i passi del tuo velo creato ad arte maschera per chi non ha volto nell’ala meschina dell’apparenza. Celarsi nella Notte. Masochismo unico rimedio. La tua ombra – presente allo stesso peso d’assenza di essenza intesa, sparute fiaccole candeggiate. Dipinta in una via senza lampioni prostituta
Lascia ed abbandona – classiche scelte di non-vita
Lascia ed abbandona case su scogliere – adatte mentre crollano. E’ consono nella razza umana. Lascia ed abbandona i tram in ritardo mentre ha luogo – scialba vuota manifestazione. Abbandona – l’aria declinata dei sentieri complicati. Per dio! Scegli la via facile – nascosto eccoti in angolo. Lascia ed ignora il Sole nelle sue ombre
Ignorami con Ego
Storpiarmi in parole fraintese mentre tacciono gli sguardi linei sottomessi al gioco dei silenzi dove i ghigni sono assensi ma celano codardi dinieghi vani. Leggero sentire tuo – voci dei gabbiani Re. Sparse mille pagine nel selciato ed ignara di tutto le ignorai nel ricercare risposte altrove nei tuoi occhi spenti, senza dove in cui