Ego a in-finite Mani
Così poco tempo così breve spazio nascosto, altrove ogni sentiero resta, permane. L’estro scorre assieme all’ego soggioga, annusa accompagna anime in solitudine. Rifugiati eretici mentono al sale lungo guance lungo le arsure. Così poco tempo, la lezione infinita si prosciuga il fiato scorre l’anima infinite mani! Il tempo ci sembra infinito, sempre. Ci illudiamo che
Frenesia tremante
Scuoterò il tuo corpo il cedere l’anima. Terremoto della resa, repressione illusa di realtà labile. Lenti furtivi e vani, tardivi occhi in movimenti al mondo, inutili resa non rende frana vortice nel ventre di Madre terra e lago, aspide nel circolo irrequieto il battito non
Oro per tacere
Maree silenziose le inascoltate vie disperse in frugali di sguardi bui, uguali finiti come acqua di rabbia veste il muro schegge nelle crepe difese riempitive svuotate di valore. Niente oro per tacere cenere per ferite mal celate. Perché ora tace il merlo fuggito in tua presenza si rifugia muto. Il silenzio suo è taciuto se