Specchio, deridimi.
Pioggia che batte, le pareti ormai liscie e le tue soffici mani. Sogni e non parli tremi e t’allontani col vento, ti trattengo a stento Il fiato che si perde inutile fatica inseguirti mentre tremi in altre braccia. Sciocco e infame specchio, guardi e deridi osservi e poi taci. Osservami ed osservaci come gracili foglie
Anima ingannatrice
Carnale e peccatrice l’anima persa stracciata e dimenticata, graffi gli occhi altrui e gli accechi. Sei inganno e giochi. Dappreggi di tessuti e sfarzo attorno distogli gli sguardi dai tuoi vuoti, accenni sorrisi intrisi di nero e spargi parole acerbe e fiacche. Promesse al vento, sussurri al vuoto il tuo nulla che si spande le
Adele tra i ghiacci
Il coraggio di lasciare una strada, la paura di prendere quella nuova e il terrore dell’aria statica. Ferma immobile ho osservato un mondo, il cielo si muoveva mentre tu dormivi. L’erba cresceva col suo tempo, e tu? Sensazione immobile durante i tuoi pensieri, immagini frenetiche, sogni reali. La Luna t’attraversava l’ anima Adele, i seni
Labbra di Nereide Ninfa
Rapidi i brividi nascosti osare altrove nuovi sguardi languide paure acerbe, note brevi inascoltate. E ora cogli il cuore mentre lo sguardo distogli, assorto tra fuochi spenti tra foreste e notti perse. Parli col vento, ascolti i fiordi col tuo mare che ti spoglia. Premi i suoni tra le labbra trami i fiori tra i