Categoria: Poesie immaginarie

Il corvo

Leggere e fragili Le foglie secche andate, Gli anni non tornano Ti lasciano e segnano Poi graffiano E dell’anima si saziano. Scure dell’inverno Senza sconti o remore Scorre il carro del Leone, L’animo si ferma alla stazione Perduto il tempo delle more, Accendi e segui lo scherno. T’aspettava il corvo Al tuo cancello dimenticato I Continua

Consumandosi in estremità assuefatte

Scappo. Rincorro. Poi mordo fugace Scelgo la strada, e fuggo la voce. Tralascio. Consumo. Poi taglio la fune funesta la fine, cieco il barlume. Rifiuto. T’ascolto. Diniego consensi t’illudo di baci, per confonderti i sensi. Lacero. Curo. Poi scappo d’orrore il tuo cuore nero, le tue ultime ore. Nascondi. Ti mostri. Poi pubblica scena la Continua

Bruciamo ancora, come fogli sull’asfalto

Fogli incandescenti scendono dal quinto piano. Acre odore di fumo si spande. Tralasciano rabbie e divagazioni mentre si prendono negli occhi e divampano in ceneri rosse. Tacciono le briciole inosservate dagli altrui passanti e fervono nel preparare i folli. Gli annunciati crolli e i versi eterei fumogeni come lacrime d’acido, fango. Cadendo e fremendo ora Continua

La folle danza

Mediocremente fragile tra vino rosso agile, mente gracile cado. Semplicemente docile, dama di sogni persi e pesi appesi. Solitaria compagnia di notti sospese e tese, le carovane attese per l’oriente sognando tramonti e pensieri e di Tutto il niente. Trama inconsistente su legna ardente polvere, Cerco vento e aria stagna e la piogga che bagna. Continua

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