Adele, ho scritto di lei senza dirvi nulla
Anime riverse su asfalti freddi, scenario desolante di una società che ci avvolge uno ad uno con nastro isolante. Ghiaccio come sguardo ci sfioriamo e abbiamo i brividi, paura di cosa? Tutti dispersi in enormi piazze microscopiche, occhio che scivola come su velluto al fermarsi su un altro vitreo sguardo.
E’ sempre Adele che cammina per le strade a testa bassa senza alzare lo sguardo dalla punta delle sue scarpe, un pure terrore nei suoi occhi di sfregiare lo sguardo di qualche passante con i suoi occhi nocciola. Quei bicchieri si alzano solo davanti a un paesaggio o un animale, solitamente li lascia posati e colmi senza dare modo a nessuno di bere da essi. Ha imparato ad evitare le crepe della strada, teme la sfortuna perchè scarica su di lei la colpa di tutto ciò che ha dovuto sopportare; il suo capo non è casualmente chino.
Di Adele dovete sapere che ha un cuore fragile ma un’anima forte, il suo corpo ha molte cicatrici anche se piccole ed un tatuaggio molto importante sulla coscia della gamba destra. Il suo cuore è lunatico e pretenzioso ma non se la intende molto con corpo e mente, funziona con ritmi suoi che solo lui conosce. Un’esempio?
Il cuore batteva impazzito in petto ad Adele mentre lui le stringeva i capelli tra le mani, il corpo non voleva rispondere mentre lui spingeva
il suo corpo verso lei facendola appoggiare alla macchina. La mente
della ragazza aveva solo due lettere che si ripetevano: ” No, no, no … ”
Quei baci intensi e lunghi la destabilizzavano, non sempre era una bella
sensazione per lei, in certi casi le si indolenziva il collo o il braccio e non le pareva il caso di dire allontanati in quei momenti; già la considerazione di sè non era delle migliori, meglio evitare!Il più delle volte si ritrovava in situazioni stupide ma le mancava il
coraggio di uscirne perchè voleva calore che assorbiva con tutte
le forze, in fondo chi è che non vorrebbe un pò di amore per sè?
Lei però non si innamorava, non che non volesse farlo ma qualcosa
dentro lei non funzionava a dovere perchè se le dicevano di amarla
lei sentiva che non riusciva a capire realmente cosa volessero dire
quelle parole dentro la sua mente, il tempo aveva svuotato i ricordi
come se quei sei anni fossero stati di un coma profondo e non solo
di profonda crisi dentro di lei.
Questa è la donna di: Goccie in sogno, Adele.
Forse non è così inadeguata come si crede deve solo trovare se stessa e quel percorso in salita la aiuterà. Quelle dune sono state studiate per il cammino di una sola persona, quando verrà il momento sarà la natura stessa del disegno e fare spazio a un’altra anima che accompagnerà Adele nel suo cammino per ritrovare se stessa.
Un abbraccio forte,
Elisa.
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