Gocce in sogno, Adele.
Gocce in sogno, come miele
nascituro pensiero Adele,
pensieri di un loro puro
ardente oro duro.
Smeraldi su cristalli arditi
tra strade perdute,
sole pietre perdute
dispersa brina su altrui abiti.
Cammini leggera nulla è
grave, tutto lieve
aumenta il credo del sè
il respiro leggero e greve.
Tensione elettrica nelle ossa
il sentiero non s’affossa
prosegue lento la sua corsa,
Adele posa la borsa.
Pioggia leggera sulla pelle
ristora l’anima ribelle
che il tempo non aspetta
corre ancora e mette fretta.
Ancora va, senza avere mai fermate
meta imprecisata,
percorso senza soste programmate;
solo se arrivata.
Brina tramuta in neve
soffice si posa e trova posa
sulla pelle giace lieve
mentre l’anima riposa.
Notte gracile e soave
lascia al fuoco il vegliare
il respiro meno grave
Adele resta a meditare.
Le scelte ed i percorsi,
la vergogna ed il nascondersi
credersi persi, i trascorsi
dolori dal veleno tersi.
Gravitare su percorsi aridi,
impervi e credervi
procedendo impavidi
senza di pigrizia cedervi.
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