Spiegazione dei miei due ultimi post nel modo più chiaro possibile
Negli ultimi due scritti:
ho utilizzato un metodo di scrittura diverso dal solito, chiamiamolo creativo anche se credo non sia il termine esatto.
La parte centrale del tutto è scomporre le parole, dividerle e trarre da esse un legame con la parola successiva.
Per esempio, nell’ultima che ho pubblicato le parti in grassetto vanno lette due volte per poter dare un senso al verso, quelle in corsivo invece sono importanti dal punto
di vista del cuore del verso ma non vanno ripetute perchè a sè stanti.
– Spiegazione di “Ri-voluzione per e-voluzione di un po-polo diviso”
Gli spazi servono e pure i trattini sono parole che si dividono e sdoppiano. Da una parola ne nasce un altra che completa la frase,è una cosa simbolica sopratutto per l’ultima poesia scritta, la divisione del po-polo ( popolo e polo che si dovrebbe opporre alla classe politica che lo sta soffoccando): le parole si dividono ma hanno l’unione data dal tratteggio che le unisce nuovamente, per poter poi dar vita alla domanda “Ri-voluzione/In-voluzione” mentre la risposta è e-voluzione ovvero una rivoluzione che si porti a un progresso reale.
– Spiegazione di “Siamo esseri scomposti, scom-posti”
Ora passo allo spiegarvi quest’altra poesia in un modo diverso e più diretto. Qui è più utile un step-to-step tra le varie strofe così da rendere chiari i vari passaggi.
Siamo c r i s a l i d i – stanche
nuv o o le di pensieri dimenticati
laboriose sinap-si di consen-si negati,
anime dimentica-te, perse.
Non c’è nessun errore ortografico in nuvole, è un’immagine voluta che rappresenta il nostro essere che sembra scomparire quando le nostre “ali” si stancano. Il continuo ripetersi del suono “si” va a contrastare le negazione che porta le anime a dimenticarsi di loro stesse e perdersi.
Ri-trovate in mare apertoo
tra sgomento del momento,
ritrovar-Si dopo i no
il nostro tor-mento.
Le anime che hanno subito la violenza di una negazione si ritrovano nel percorso della vita ( il mare aperto ), sono smarrite per aver trovato un consenso nel momento in cui avevano abbandonato tutto; cedendo spazio al tormento dei pensieri.
Pen-sieri, le nostre penne
contro i ve-leni, si-ieri
c’hanno av-velenato l’anima
con i loro vani pensieri.
I pensieri assieme alla scrittura sono l’antidoto contro l’intorpedimento della mente, contro la perita dei valori che rendono stabile l’anima ( i vani pensieri).
Va-goni di mago-ni di vani
do-lori, le notee delle notti
magiche cons-umano, quel
che resta di u-mano, non
tendi la ma-no?
Siamo i primi a procurarci sofferenze inutili, colpevolizzandoci o trattando noi stessi con sufficienza; una cura possibile è la musica che il più delle volte aiuta a tirare fuori il lato umano dentro involucri di difese ( cons-umano, u-mano e infine ma-no).
Si-amo esseri scomposti
anime e f r a m m e n ti, at-tenti
tentati dagli op-posti perdiamo
i nostri posti, tagliando n-astri[…]
L’essere umano quando arriva al punto di massima fragilità ( anime e f r a m m e n t i ) è tentato di cedere, dal cedere il suo posto a qualcun’altro e taglia tutti i nastri col passato ed involontariamente…
[…]
crei-amo i nostri astri na-scenti
in questo fran-gente, tra la g-ente
pres-ente in questo ente.
… da modo alle sue capacità di venir fuori ( gli astri) anche nei luoghi e nelle situazioni più impensabili.
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