Moltitudini sommerse
Moltitudini sommerse –
stagliate inerti al cielo
e le foreste intorno al nulla
che s’ergono fiere del loro non essere.
Spenti i lampioni, spavaldi nella loro –
squallida – luce, opaca a quella lunare
e inutile con bagliore fiacco – sterile
su campo di cemento, freddo tormento.
Saranno argini gli scogli del fiume – arido
tra i rifiuti dei ricordi dimenticati – inerti-
ti dimenticheranno. Marcirai grezzo,
sguazzerà il fiore nella tua memoria.
Photo Credits to: Stefano Bonazzi
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