Anima s’ignora a giorni alterni
Giorni alterni,
sussulti momentanei
targhe di vite in corsa
il tempo contro questo vento.
Ansimiamo affranti ai vetri rotti,
anime riflesse storte o amplificate
senza perdere forma, dorma.
Desideri casti e spinti, spenti.
Gli intenti si celano, parole affabili
con mani abili raggirano. Gridano?
Finti commiati di amanti sprovveduti
stridono, ai portoni delle case abbandonate.
Corriamo lungo i fiumi, ignorarsi imperativo
che storpia ogni languido fuggitivo sguardo,
celando perversioni di menti assuefatte
assieme a vite grigie prive di lucidità.
Nebbie che s’alzano rapide, arruginiti i sensi
che s’ arrestano laddove inizia la foschia,
rimirare privi di forze, coraggio evaso
da quegli occhi un tempo vivi.
Voltandoti il tuo sguardo mi sfiora, mi schivi
ancora. Oramai ogni avviso è tardo,
mi guardo da ogni passo, scusante il mio rimorso
riluttante ad altri sbagli afferro il mondo.
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