La finzione dell’orgoglio metropolitano
Sono altro – non sono
in pezzo di pane, lasciato
stracciato a lato del giornale,
in pezzi frugo – nel vuoto sbagliato
avendo scordato il prezzo del peccato –
.
E’ minimale la finzione
forza sale l’emozione
mentre finge – la mente – scorretta
di aver reciso tutto
lasciato il pasto a lutto – frammento
dei giochi – perversi dei ricordi
in angoli abbuiati – li davi come morti –
.
Fretta è stupendamente fredda
è la stanza – nascosta –
minimale con vista sul Sole
in terrazzo ricoperto d’asfalto
– finirà tutto con l’ennesimo salto?
PIC©Annalisa Gaeta
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