Scomparire all’omicidio del vuoto suicida
Le tue labbra fumogene
come i sogni più inagibili
nascosti dentro gli alveari
mentre esplodono i sogni più reali
e poi spariamo dentro i supermarket
per sfuggire a tutti, al nulla
scomparire per la pioggia
mentre iniziano i telegiornali
siamo solo nuova nebbia
nebulose incastrate
tra lampi e panchine vuote
mentre spengono le luci
nei marciapiedi seduti
spariscono le ultime preghiere
per tenerti sull’orlo
la tua crisi di un attimo.
Era troppo il vuoto
o era tanto il niente
che ci avvolgeva caldo
che ci teneva al freddo
dimenticati tutto
dimentichi di tutto
due estranei nel traffico
in strade deserte
di sabbia e
di gente.
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